Icona di San Giuseppe e il bambino Ges 24x32 cm
Tratto dal modello antico di Scuola melchita, sec. XVIII
Descrizione:
San Giuseppe sorregge il Bambino con il braccio sinistro.
La mano sinistra regge anche il giglio, simbolo della sua castità nuziale.
La posizione delle mani, che prosegue nel movimento del drappeggio del manto, sottolinea un
atteggiamento di cura e protezione ne confronti del Bambino, ricambiato dalla posizione delle
mani del Bambino, che si intrecciano in un gesto affettuoso.
L’atteggiamento paterno di Giuseppe è espresso anche dall’inclinazione del corpo e dallo sguardo,
mentre lo sguardo del Bambino è rivolto verso lo spettatore, in modo da attirarne l’attenzione: è
Lui infatti il vero centro spirituale della composizione. Ciò è sottolineato anche dal fatto che il Suo
volto è più illuminato, mentre il volto del santo, pur ricevendo luce dal Bambino, sembra rimanere
un po’ in penombra, a sottolineare la riservatezza della sua vita, e a evidenziare piuttosto la dignità
del suo ruolo.
Le iscrizioni significano:
- nel nimbo del Bambino: “ο ων” è la traduzione greca del nome di Dio rivelato a Mosè (Esodo
3,14);
- all’esterno: IC XC è l’abbreviatura (in antichi caratteri greci) del nome “Gesù Cristo”;
- Ο ΔΙΚΑΙΟΣ ΙΩΣΗΨ, pure nei caratteri del greco antico, significa “il giusto Giuseppe”, come da
attribuzione riferita nel Vangelo di Matteo (1,19).
L’icona è dipinta su tavola in tiglio preparata con tela, colla e gesso secondo i metodi tradizionali
antichi, e dipinta con tempera all’uovo. Sono stati usati pigmenti naturali (ocre, terre e materiali
preziosi: lapislazzuli, cinabro, crisocolla…). Doratura eseguita con foglia d’oro.
