Lorenzo Veneziano è il pittore più affascinante del panorama figurativo lagunare della seconda metà del Trecento. L'estrema raffinatezza del suo linguaggio, erede della grande tradizione veneziana incarnata da maestro Paolo, e la versatilità del suo talento, incessantemente rivolto a cogliere le più importanti novità provenienti da ogni settore artistico, nel confronto continuo con il mondo oltralpino e il naturalismo padano, ne fanno uno dei più vivaci protagonisti del rinnovamento artistico gotico della metà del secolo. A oltre quarant'anni dal fondamentale volume di Rodolfo Pallucchini sulla pittura veneziana del Trecento (1964), era ormai tempo di dedicarvi un lavoro a carattere monografico che accogliesse innanzitutto il catalogo completo delle opere. Al nucleo principale incentrato sulla fortuna critica, sui dati documentari, oggi più ricchi, e sul percorso stilistico di Lorenzo, si aggiungono, in questo volume dal taglio inedito, due capitoli tematici, che affrontano argomenti in genere trascurati: lo studio della committenza e dei contesti di provenienza delle opere, e un'indagine sulla varietà tipologica dei polittici e delle pale d'altare veneziani, che ha permesso di avanzare nuove ipotesi sull'originario aspetto di complessi smembrati e dispersi.